Il nostro quartiere

IL QUARTIERE GIULIANO-DALMATA

L'Associazione GENTES ha come suo ambito di azione il Quartiere Giuliano-Dalmata, inteso nella sua accezione più “moderna”, che include sia il vecchio “Villaggio Giuliano” che l’area più estesa che lo circonda con Via dei Corazzieri, Via Divisione Torino, Via Canzone del Piave e Via degli Artificieri e le strade limitrofe ad esse.

I suoi limiti "naturali" sono costituiti dalla Via Laurentina, che lo separa dall'EUR, dalla metropolitana Laurentina, che lo separa dal Serafico, e da tutta l'area verde (ormai in parte urbanizzata) che corre lungo Via Gaurico, che lo separa da Colle di Mezzo, che a sua volta si unisce con l'area verde tra Via Divisione Torino e la Laurentina, dietro Checco dello Scapicollo, che lo separa dalla Cecchignola.

Ovviamente tali limiti vanno intesi non in senso letterale, in quanto vi possono essere interessi del nostro Quartiere oltre questi confini, soprattutto in tema di viabilità, sicurezza, ecc.


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Chiariamo subito che la denominazione ufficiale di Quartiere XXXI - Giuliano-Dalmata, istituito nel 1961, fa riferimento ad un'area molto più ampia, che comprende Colle di Mezzo, parte della Cecchignola, Fonte Meravigliosa e Prato Smeraldo. La ragione sta nel fatto che al momento dell'istituzione del nuovo quartiere, gran parte di quest'area era campagna. Oggi questa delimitazione geografica è assolutamente obsoleta.

Il Quartiere Giuliano-Dalmata è a sua volta inserito nell'ambito del IX Municipio Roma Eur (del quale costituisce l'area più antica, essendo stata la prima ad essere urbanizzata).

IL QUARTIERE GIULIANO-DALMATA

Il Quartiere Giuliano-Dalmata sorse alla fine degli anni ’40 nell’area del Villaggio Operaio dell’E42, in corrispondenza dell’attuale Viale OscarSinigaglia. Lungo il viale sorgevano i padiglioni degli operai, ed alla fine dello stesso, una piccola cappella (oggi giardini di Piazza Giuliani e Dalmati). Negli anni successivi furono edificate nuove palazzine per far posto all’arrivo degli esuli Giuliano-Dalmati, e sorse quindi il “Villaggio Giuliano”, delimitato da un lato dalla Via Laurentina e compreso tra le attuali Via dei Granatieri e Via dei Sommozzatori. Quest’area “storica” comprende numerosi monumenti e ricordi dell’esodo dei Giuliano-Dalmati, a partire dalla Lupa di Pola e dal Monumento all’Esilio di Amedeo Colella, collocati entrambi nel centro rappresentativo del quartiere stesso, la Piazza Giuliani e Dalmati. Un’ulteriore monumento, il Cippo carsico ai Caduti Giuliano-Dalmati, sorge lungo la Via Laurentina. Come detto, Piazza Giuliani e Dalmati, in cima alla collina, funge da “centro” del quartiere come nei classici paesi italiani: oltre ai suddetti monumenti, nella piazza è collocata la Chiesa di San Marco Evangelista, il Teatro Sammarco e il giardino pubblico intitolato al maestro Zeriav. Dalla piazza parte lo scenografico Viale Oscar Sinigaglia con i suoi pini quasi secolari. Sempre all’interno del vecchio Villaggio Giuliano si trova piccolo campo sportivo, la A.S. Giuliana (che ebbe negli Anni ’50 il suo momento di gloria con una squadra di pallacanestro in Serie A), l’Archivio Museo Storico di Fiume, che raccoglie ricordi e testimonianze dell’esodo Giuliano-Dalmata, il Liceo Aristotele (originariamente Convitto Femminile) e la ex-Casa della Bambina Giuliano-Dalmata, che ora ospita gli uffici del numero di emergenza 112 ed un Centro anziani. Attorno a questo nucleo storico, a partire dalla fine degli anni Cinquanta iniziarono a sorgere nuove aree abitative. A sud, Via degli Artificieri, delimitata da un’ampia area verde che separa il quartiere dalla Cecchignola. A est, Via Canzone del Piave, dove sorgeva la vecchia scuola elementare Tosi (oggi abbandonata, ma forse destinata ad essere nuovamente una scuola), e Via Divisione Torino, dove è collocata la scuola media Battisti. Oltre Via Divisione Torino si estende l’area naturale del Fosso della Cecchignola. Oltre Via Divisione Torino e Via dei Guastatori si trova un altro nucleo storicamente rilevante: si tratta delle ex prigioni dei condannati ai lavori forzati di fine Ottocento, comunemente chiamate le “Galere”, oggi abitazioni piuttosto lussuose. Verso nord si estende tutta l’area di Via dei Corazzieri che arriva fino alla Metropolitana Laurentina. Su Via dei Corazzieri, sorge l’attuale scuola elementare Tosi, mentre tra la Via Laurentina e Via dei Radiotelegrafisti si trova la vecchia “Centrale elettrica”, in parte dismessa. Tutto il quartiere è immerso nel verde, avendo quasi tutte le palazzine ampi giardini. Inoltre, oltre il giardino di Piazza Giuliani e Dalmati, ve n’è un altro lungo Via dei Guastatori, gestito autonomamente dai residenti, e numerose aiuole verdi (purtroppo poco curate dal Comune). Nel quartiere sorgono numerosi negozi di ogni genere, concentrati soprattutto nell’area tra la Via Laurentina e Via dei Corazzieri. Vi è anche un ristorante pizzeria, “Nuraghe”, in Via Icilio Bacci, Vi è inoltre una farmacia, due scuole-guida, un centro sportivo con piscina (“Nuovo Laurentino”) ed una palestra che sforna campionesse di ginnastica artistica.